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Il silenzio… via di Dio
verso l'uomo e via dell'uomo verso Dio!
Nella liturgia del Natale, la Chiesa canta una
significativa antifona tratta da due versetti del cap. 18 del libro della
Sapienza: "mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la
notte era a metà del suo corso, la tua Parola Onnipotente dal cielo, dal
tuo trono regale, scese a noi (Sap. 18,14-15; cf Liturgia delle ore,
antifona al Magnificat del 26 dicembre).
Queste parole si proiettano nel mistero della venuta del Signore: il
silenzio infinito che vi opera dentro, trova in esse la più felice
espressione. Le grandi realtà salvifiche di Dio maturano nel silenzio,
non già nel fragore e negli avvenimenti esterni, ma nella chiarezza della
vista interiore, quella del cuore, nel sacrificio nascosto, nella
abnegazione. La venuta di Gesù nel mondo, questa "via di Dio verso
l'uomo" vive nel mistero del silenzio e viene dalle profondità del
silenzio di Dio, cioè dal suo mistero Trinitario. C'è una indicibile
potenza d'amore in tutto questo. Quanto più l'amore è profondo tanto
più il suo unico linguaggio è il silenzio.
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