Ciao PASQUALE...
Un Assisi diverso quello di quest’anno, certamente
il più breve, di un solo giorno… ma anche il più denso di spiritualità,
di insegnamenti di vita, di sentimenti forti ed emozioni
indimenticabili. Un Assisi che rimarrà per sempre legato a te che, tuo
malgrado, hai “iscritto” tutti noi “alla scuola del dolore”!
Proprio così, caro
PASQUALE, ci hai
lasciato la sera del 21 Agosto 2012, proprio mentre noi tiravamo le
somme della prima giornata ad Assisi. Se fossi stato con noi anche
quest’anno, come sempre, ci avresti certamente sbalorditi, meravigliati
e divertiti con una delle tue stravaganti performances, come quella del
“Lupo di Gubbio” ad Assisi 2011.

Il "Lupo di
Gubbio" - Assisi 2011
Ma anche se a distanza, ci hai segnato lo stesso: tu a Belvedere e noi
ad Assisi con la tua cara Rossella… Hai lasciato tanti segni indelebili
nei nostri cuori… la tua gioia, la tua allegria, i tuoi sorrisi, la tua
timidezza… ed al tempo stesso il tuo essere sempre pratico e,
soprattutto, concreto, frutto del tuo cammino e della tua fede
“semplice”…
“Perché è dando che poi si riceve / Perdonando
che si è perdonati
È morendo che poi si risorge / A una vita che
dura per sempre.”
Con noi sono però rimasti anche tanti
interrogativi. Col passare del tempo, con la preghiera e la meditazione,
Dio ci guiderà a dare un senso alla tua morte prematura, ed
interiorizzando i tuoi ricordi custoditi nei nostri cuori, potremo
serenamente far memoria di te e così renderti presente in ogni occasione
ed ascoltarti…
“La morte non è niente. Sono solamente passato
dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono
sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro
lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è
familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose
che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza
la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto
il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una
continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi
pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non
sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la
tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.”
Ciao
PASQUALE,
non basteranno i ricordi di questi anni a riempire il vuoto che
hai lasciato...
Continueremo il cammino verso la Speranza in luoghi diversi,
sicuri di rincontrarci un giorno per lodare Dio cantando tutti
insieme
con la gioia e il sorriso di sempre.
Ci mancherai...
La preghiera dei Fedeli dei “cantori” nella S. Messa Esequiale per
Pasquale
Il ricordo e l’arrivederci dei “cantori” a Pasquale
Il pensiero di Mons. Cono Araugio – Coordinatore Diocesano per la
Pastorale
La
Porta della Fede
Il
Trailer...
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Santa Chiara
La più grande sfida
che la Chiesa si trova ad affrontare in questo momento, secondo
Benedetto XVI, è la “profonda crisi di fede che ha toccato molte
persone”. Come risposta, il papa ha indetto tra il 2012 e il 2013 l’Anno
della fede al fine di esortare i membri della Chiesa ad essere
testimoni di Gesù Cristo, capaci di indicare la “porta della fede”
a tanti uomini e tante donne che sono alla ricerca della verità. [...]
Sulla scia delle parole di Papa Benedetto XVI, che ha definito Francesco
d’Assisi come “un grande educatore della nostra fede” (Benedetto XVI,
17/06/2007), in questi quattro giorni di pellegrinaggio ad Assisi ci
lasceremo guidare dalla Parola di Dio e da questo autentico ‘gigante’
della santità, che continua ad affascinare moltissime persone di ogni
età e di ogni religione (Benedetto XVI, 27/01/2010), e testimone
credibile. Il nostro peregrinare ad Assisi, sarà un’introduzione ed una
preparazione all’Anno della Fede, affinché esso sia per noi davvero un
anno dedicato alla fede, alla tenacia di chi l’alimenta tutti i giorni
con convinzione, di chi fatica a tenerla salda e di tutti quei fratelli
che non ancora non hanno fatto entrare Dio nella propria vita.
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